Cosa accadrebbe in un Comune come Trappeto se a presentarsi alle prossime amministrative fosse una sola lista ed – ovviamente – un solo candidato a sindaco? A venirci in soccorso è il “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”, approvato con Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che al Capo III, articolo 71 regola l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni sino a 15.000 abitanti.
Il testo, al comma 10, recita: “Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista, ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla”.
Dunque, per farla breve e per chiudere il prologo ironico dell’articolo possiamo dire che qualora Santo Cosentino si candidasse a sindaco di Trappeto senza un avversario la sua rielezione sarebbe soggetta ad un quorum frutto del rapporto dei voti in relazione al numero degli aventi diritto iscritti nelle liste elettorali trappetesi.
Prendiamo dunque in prestito questo paradosso per annotare come – giunti ormai sulla soglia degli addobbi natalizi – a Trappeto non ci sia ancora nessuna certezza su chi battaglierà per la prossima fascia tricolore di primo cittadino, già perchè anche l’uscente Cosentino – di fatto – non ha ancora ufficializzato la sua ricandidatura e sul fronte degli avversari tutto sembra tacere peggio che in un camposanto in piena notte.
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Tanti dubbi e tanti i temi buoni per parlare del nulla più assoluto, in quanto nessuno appare oggi sufficientemente interessato a sfidare gli uscenti seppure tutti si dicano certi che per vincere contro l’attuale amministrazione occorra cucire ogni voto a filo doppio ed evitare lo smembramento in liste di ripiego o – peggio ancora – di vendetta personale.
Difficile quindi poter offrire informazioni attendibili in uno scenario quasi fantozziano in cui, prendendo proprio a prestito le parole di Villaggio «Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche». A Trappeto però non si narra dell’Italia avanti 20 a 0 contro gli inglesi, ne tantomeno si fanno rimettere gli scarpini a Dino Zoff facendolo incornare di testa un gol su calcio d’angolo, no! Innanzi al sole ancora ridente del Municipio si consuma un altro ben più articolato personaggio, quello del Candidato inesistente che – proprio come l’Agilulfo calviniano – vive e si manifesta senza corpo, dentro un’armatura vuota. Insomma il trucco, pardon, il candidato c’è ma non si vede!
I nomi con un minimo di attendibilità sono sempre gli stessi, il formicaio di papabili – da Goldrake all’Uomo Ragno, passando per Manè Garrincha, dipinge ipotesi e scenari da maestro russo Eisenstein. Così stiamo ancora a parlare del consigliere Salvo Randazzo, che cerca squadra e casa con la velata speranza – dicono le fonti – di un’investitura a candidato sindaco sfruttando così il vuoto lasciato dalle alternative.
Nulla da fare per Salvatore Cutrò, consigliere e sfidante di Cosentino nel 2017 e che proprio in quell’anno piazzò l’affondo facendosi portavoce di chi non avrebbe votato nè l’allora uscente Giuseppe Vitale nè tantomeno Santo Cosentino. Cutrò, oggi seduto tra gli scranni della minoranza, non sembra essere intenzionato a riprovarci.
Ed infine, in questo dolce naufragar verso l’incorporea candidatura, proprio Cosentino che pare attendere le mosse degli avversari e cerca di rafforzare la sua truppa in attesa di un movimento ufficiale al di là del fronte.
Poco o nulla di concreto si muove, come avrete certo capito giunti alla fin della tenzone, nel piccolo borgo marinaro di cui tanto si è parlato negli ultimi 5 anni e dove pare sia calata una strana cappa di mutismo selettivo. Noi de “Il Tarlo”, proviamo a lanciare un sondaggio: cinque nomi secchi, cinque autoctoni del posto, cinque figure dentro all’attuale Consiglio Comunale.
C’é l’uscente Santo Cosentino, il presidente del consiglio Salvatore Orlando e ci sono – infine – i consiglieri di minoranza Maurizio Alfano, Salvatore Cutrò e Salvatore Randazzo. I due più votati sfideranno l’agguerrito Candidato inesistente.