A denunciarlo sono alcuni utenti su Facebook che postano una foto di ciò che il maltempo ha provocato all’antico baglio di Gambacurta-Raccuglia vittima di un imponente crollo in queste ore.
Troppo forte l’impeto del maltempo e troppo grande l’indifferenza della cittadina verso gli edifici di carattere storico che stanno lentamente scomparendo sotto i colpi delle intemperie e degli anni, dopo il crollo della caratteristica torre di cui purtroppo non si ha più traccia.
Così – qualche anno fà – descriveva il luogo il prof. Leonardo D’Asaro nei Quaderni dell’associazione “Libera Cives in terra Inici”: «Oggi, l’antico baglio ricade in un’area quasi inaccessibile perché l’interdizione al transito veicolare della stradina, via Raccuglie, adiacente all’antica struttura, avviata verso un irreversibile disfacimento per il rischio imminente di crolli, impedisce di notarne i resti. Mentre l’altra strada, via Villabianca, consente di vedere la parte interna dell’antico complesso che non presenta particolari elementi di pregio. Non c’è più traccia della torre ma chi vuole sfidare gli imprevisti di una pericolosa intrusione può semplicemente vedere la parte residuale del muro di cinta e una sequenza di vani allineati ai lati di un monumentale portale in pietra arenaria.»
Un altra ferita del maltempo ed uno sfregio ulteriore ad una città che lentamente perde memoria e luoghi che per secoli hanno raccontato di evoluzione urbana, dinastie, casati e uomini che hanno abitato l’area del partinicese. Così in un lento declino Partinico si scopre ogni giorno impoverita, privata di un album dei ricordi e finanche della sua identità, questo il pianto di una città ormai circondata da palazzi e casermoni senza storia.