La protesta dei pescatori di Trappeto sta causando un forte impatto nei tavoli della politica regionale, sollevando dubbi riguardo alla posa di un pontile esclusivamente per imbarcazioni da diporto. L’interrogazione presentata dall’onorevole Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia e membro del gruppo del Pd, pone seri interrogativi sulle procedure adottate, avanzando il sospetto di potenziali irregolarità.
“Serve una valutazione sulla legittimità delle procedure adottate – afferma l’onorevole – dal momento che siamo in assenza di un bando pubblico propedeutico al rilascio della concessione. Bisogna inoltre tutelare l’economia locale e le attività dei pescatori di Trappeto come previsto dai piani di utilizzo delle aree demaniali marittime”.
L’interrogazione, sottoscritta anche dagli altri deputati del gruppo del Pd, chiede esplicitamente la revoca della concessione demaniale che riguarda l’area del porto di Trappeto. Tale revoca sarebbe finalizzata a garantire i diritti dei pescatori, riuniti nella cooperativa “Madonna di Fatima”. La preoccupazione è che la posa del pontile possa occupare la maggior parte dell’area disponibile per l’attracco delle barche, costringendo la cooperativa ad abbandonare il porto.
Anche alcuni esponenti del governo regionale mostrano perplessità riguardo alla questione. L’assessore alle Attività produttive Tamajo ha incontrato i pescatori di Trappeto per ascoltare le loro preoccupazioni riguardo al rischio di essere sfrattati dal porto dopo l’autorizzazione regionale alla posa del pontile. È importante sottolineare che l’assessorato di Tamajo non ha diretta competenza su questo tema, che rientra invece sotto l’assessorato al Territorio e Ambiente.
Nonostante ciò Tamajo ha dimostrato solidarietà verso i pescatori e ha dichiarato di voler fare chiarezza sulla situazione. “Sono a fianco dei pescatori di Trappeto – commenta l’assessore – che, dopo oltre 60 anni, temono di essere sfrattati dal porto di appartenenza per essere trasferiti nella vicina Balestrate. Una vicenda su cui voglio vederci chiaro”. A quanto pare, il comando di polizia municipale di Trappeto avrebbe emesso un parere negativo riguardo all’installazione del pontile per barche da diporto, evidenziando il potenziale caos nel traffico veicolare nelle vicinanze del porto.
La petizione firmata da tutti i pescatori della marineria locale è stata inviata alle autorità competenti, inclusa la Regione, il Comune, il prefetto, la capitaneria di porto e i carabinieri, annunciando lo stato di agitazione.