Quello delle elezioni comunali di Trappeto, argomento affrontato in più di una circostanza negli ultimi mesi, rischia di diventare un appassionante thriller da b-movie. Il borgo marinaro guidato dal sindaco Santo Cosentino si appresta ad andare alle urne senza un quadro chiaro dei candidati. Già, perchè oltre all’assenza imbarazzante dello sfidante, nemmeno l’uscente primo cittadino ha – di fatto – formalizzato l’intenzione di correre per un secondo mandato forte del benestare regionale di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Cinque anni di Cosentino ma anche – occorre annotarlo – cinque anni di minoranze frammentante ed incapaci di costruire una “casa” politica realmente credibile come alternativa concreta all’amministrazione comunale. Cinque anni che Cosentino rischia di bissare senza nemmeno la fatica del “voto su voto” contro Salvatore Cutrò del 2017, tutto ciò grazie alla mancanza di uomini spendibili in un progetto politico che più di alternativa odora di rivalsa e vendetta e per questo non trova la sintesi di un candidato in grado di far da cerniera.
Paradossalmente, ma la cosa prevede già un “piano b” della maggioranza, potrebbe nascere un panorama elettorale simile a quello di San Cipirello con la vittoria di a tavolino di Cosentino in caso di assenza di uno sfidante, una clamorosa possibilità che – semmai trovasse concretezza – sancirebbe il punto più basso della politica trappetese che paga l’assenza di associazioni e trasparenza oltre che di visioni reali per lo sviluppo di un territorio in cui l’economia si sta progressivamente estinguendo.
L’incognita a questo punto resta Forza Nuova che, seppur tra mille polemiche, resta l’unico movimento politico attivo sul territorio con i cui vertici locali pronti a scendere in campo contro Cosentino reo di aver condannato le attività estremiste di FN e di aver speso parole di supporto alla CGIL lo scorso ottobre. Per quanto bizzarra, l’ipotesi di uno scontro tra l’attuale sindaco ed un candidato forzanovista imprestato ad una lista civica resta un’ipotesi non da scartare.
Cosentino contro tutti, nessuno o contro se stesso? Questo è il nodo gordiano di una politica intesa come resa dei conti all’arma bianca necessaria per lavare nel sangue elettorale screzi e antichi rancori che – nei casi più patologici – sconfinano finanche nell’odio esistenziale. Gli uomini del sindaco, dal canto loro, sono impegnati in attente manovre di campagna acquisti consapevoli di non poter lasciare niente al caso se vogliono ottenere lo storico risultato di un secondo mandato consecutivo e consci che dinanzi ad uno scenario così contorto le elezioni si possono perdere solo con le proprie mani.