Qualche anno fa vi abbiamo parlato di Totò, il meticcio partinicese famoso per la sua empatia. L’animale – noto randagio della città – si era distinto per la sua predilezione per funerali, messe e cortei religiosi.
Un “vizio” che ha portato Totò ad essere una vera e propria star a Partinico ed allo stesso tempo a recitare, suo malgrado, il ruolo di consolatore durante le veglie funebri. Il cane – infatti – era famoso per il suo fiuto nell’individuare una veglia funebre partecipando, di fatto, all’ultimo saluto del defunto stanziando dinanzi la sua abitazione filo all’uscita del feretro per poi accompagnarlo diligentemente fino in chiusa.
Ma Totò a Partinico era noto anche per l’abnegazione con cui partecipava ai cortei religiosi ed – immancabilmente – al pellegrinaggio verso il santuario della Madonna del Ponte tanto da diventare presenza fissa durante il corteo che dal paese porta ogni anni centinaia di fedeli innanzi all’antica chiesa.
La notizia della sua morte è arrivata qualche settimana fa e – stando alla segnalazione di una lettrice – l’animale sarebbe venuto a mancare per cause naturali data l’età avanzata. In ricordo di un pezzo pezzo del folklore cittadino di Partinico, gli animalisti hanno voluto installare una targa in un’area verde della cittadina dove il cane era solito appartarsi nelle ore diurne, quella di Totò è la storia di un animale che ha saputo farsi amare e che, nessuno potrebbe dire se con consapevolezza o meno, sembrava partecipare al dolore degli altri, forse per non lasciarli soli o forse – cosa assai più probabile – per avvertire meno la sua solitudine da randagio.