Il Comune di Partinico ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sul presunto scandalo della mala gestione dei depuratori del Palermitano, che coinvolge anche la città di Partinico. La giunta comunale, guidata dal sindaco Pietro Rao, ha deliberato la costituzione in giudizio in quanto il Comune è stato annoverato tra le parti offese dai presunti reati commessi dagli imputati.
Il prossimo 9 marzo è fissata l’udienza preliminare per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio degli indagati. In tutto, 7 persone, tra tecnici e massimi vertici dell’AMAP (Azienda Multiservizi Ambientali Palermo), rischiano il processo per il presunto scandalo della mala gestione dei depuratori, tra cui quello di Palermo, Carini, Balestrate e Trappeto. Tra gli imputati vi sono l’ex presidente Maria Prestigiacomo e l’attuale amministratore unico Alessandro Di Martino.
“La fondatezza della costituzione di parte civile del Comune di Partinico nei reati ambientali – scrive la giunta comunale – consegue al fatto che il danno ambientale incide sul territorio, elemento costitutivo dell’Ente e dunque anche oggetto di un diritto della personalità dell’Ente medesimo che possiede anche la titolarità di un vero diritto soggettivo all’osservanza da parte dei privati delle norme regolanti la materia ambientale”.
L’accusa mossa dalla Procura è quella di aver sversato i reflui non trattati in mare. L’AMAP ha sempre respinto tali accuse e ha garantito di aver sempre rispettato la correttezza nella gestione degli impianti.