King, Soldatino e D’Artagnan. La famosa tris del riscatto suggerita dai tarocchi alla fidanzata di Mandrake, protagonista del film – magistralmente interpretato – Febbre da Cavallo. Giunti ormai abbondantemente oltre le idi di marzo di una tornata elettorale trappetese che potrebbe passare alla storia come la prima con un solo candidato, è d’obbligo capire cosa accade oltre la barricata di Santo Cosentino.
Proviamo a far chiarezza: quattro anime e nomi discostanti, che non riescono a mettere in accordo i vari esponenti. C’è Cutrò che parrebbe essere buon elemento di sintesi, ma la scelta è conflittuale e concreta appare la possibilità di uno scioglimento delle truppe dando così vita ad un Cosentino contro se stesso o ad un Consentino contro Ferrara che stando ai numeri nettamente favorevoli al sindaco uscente poco si discosterebbe dalla prima opzione.
Randazzo, esponente della corrente para-sinistrofila dell’elettorato locale, potrebbe far parte della coalizione, ma difficilmente nelle vesti di centravanti di sfondamento, alla finestra l’ex presidente del Consiglio Dino Caruso impegnato anch’esso nell’individuare una figura capace di cucire al meglio le anime eterogenee di un gruppo che vorrebbe nascere in alternativa e non in contrapposizione a Cosentino, scelta necessaria e imposta da un elettorato ormai attento oltre che dalle approvazioni raccolte dal sindaco uscente forte di un triennio foriero di progetti e finanziamenti in quota Forza Italia regionale.
Cosentino c’è e fa sul serio con tre nomi nuovi tra le fila della lista “Noi per Trappeto” e con uno zoccolo duro pronto a sostenerlo. Che sia proprio la compattezza del gruppo a sostegno dell’attuale sindaco l’elemento destabilizzante per i suoi avversari? Un’ipotesi più speculativa che concreta. A conti fatti ci sono conti che non tornano e questo fa tentennare alcuni negoziatori dal fare il famigerato passo avanti in vista delle comunali e lasciando intendere poco spazio di manovra oltre ad una ristrettissima cerchia di nomi.
Sale la febbre in vista di una primavera di fuoco, frenetica sembra la ricerca di un cavallo buono su cui puntare tutto anche a costo di giocarsi fedi e catenine, per gli elettori di Trappeto l’unica certezza in mezzo a tanta confusione è quella che una lista unita esclusivamente dalla sete di vendetta politica sarebbe la più grossa stronzata mai sentita da quando l’uomo inventò il cavallo!