Dopo aver annunciato candidatura e nome del movimento che lo sosterrà alla corsa di sindaco di Partinico, Pietro Rao lancia l’invito al primo incontro ufficiale con i cittadini. L’appello arriva attraverso i microfoni di Radio Amica.
Rao, a lungo al centro di incontri con il centro-destra cittadino non esclude del tutto la possibilità di arrivare uniti all’appuntamento con le urne, seppure non fa marcia indietro su quello che è il progetto “Nuova Partinico”, azione politica trasversale con cui Pietro Rao intende unire gli intenti civici dei gruppi politici di Partinico «Non abbandoniamo l’ipotesi di centro-destra, ma andiamo avanti comunque . dichiara Rao – non è più tempo di giochetti e accordicchi, la città ha bisogno di economia, di vivere un centro storico, questa è una città che viene da un periodo di imbarbarimento a cui una parte dell’informazione, non si può negare, ha dato il proprio contributo in negativo».
Pietro Rao punta su un ritorno all’amore per il territorio partinicese smuovendo le coscienze dei cittadini, invitando ciascun partinicese alla partecipazione attiva e partendo principalmente dal tessuto giovane e virtuoso che la città è ancora capace di esprimere «Bisogna valorizzare i nostri giovani creando le condizioni per offrire loro delle opportunità a Partinico. Quando ci stanno volontà e talento occorre mettere a frutto il nostro valore sociale. Noi lo faremo e la vostra presenza sarà la più bella testimonianza per invertire la rotta».
Interpellato sulle prime attività da primo cittadino, Rao parla del rapporto con i dipendenti comunali e di un clima avverso creato all’interno Municipio «Da sindaco vorrei incontrare gli impiegati comunali spiegando loro che la gente si aspetta molto dalla macchina amministrativa, oggi è una pagina nuova in cui tutti dovranno sbracciarsi con la volontà di mettersi al servizio della causa. Oggi al Comune c’è un clima da Gestapo, si parla sottovoce, non vi è l’atmosfera giusta per creare un’armonia tra gli impiegati e la città».
Due parole, infine, sul “Movimento Nuova Partinico”, definito da Rao come un progetto innovativo, in grado di risanare la frattura profonda tra i cittadini e la politica locale: «Nuova Partinico non intende delle pezze a qualcosa che si è già frantumato – conclude Pietro Rao – occorre ripensare ad una città nuova, un esempio è quello del pallone tensiostatico per cui tutti si prodigano a chiederne la ricostruzione. Di fatto un progetto che oggi non occorre a questa città, bisogna puntare più in alto, ad un Palazzetto dello sport in grado di ospitare eventi di ogni genere, a Partinico manca tutto, ma ciò che è più grave è che ci siamo abituati a queste mancanze. Sabato 17 settembre, presso l’auditorium della Chiesa dei Cappuccini, incontreremo i cittadini aprendo il nostro percorso alle idee dei partinicesi, tracceremo il nostro programma senza chiusure».