Una “diffida” al Comune di Partinico nell’attivare tutti i provvedimenti di controllo, possibili e necessari, inerenti alle verifiche dell’attività della distilleria Bertolino.
A presentarla è stato il partito della Rifondazione comunista che torna alla carica sull’industria insalubre di prima classe che in questo periodo ha ripreso a pieno regime la sua attività. Ad essere lamentate le “molestie olfattive” relative alla puzza derivante dal tipo di produzione e la “mancata copertura delle vinacce nelle aree di stoccaggio”.
“Chiediamo alla commissione straordinaria prefettizia del Comune – si legge in una nota di Federica Fuoco, segretaria del circolo di Rifondazione – che ponga in essere tutte le misure necessarie a far cessare le molestie olfattive in atto e che faccia ripartire tutti i controlli ormai fermi da tempo da parte della Polizia municipale e di tutti gli organi competenti nei confronti dell’industria”.
Ad essere sollecitate soprattutto le verifiche inerenti alle nuove limitazioni prescritte dall’Aua, l’autorizzazione unica ambientale a cui l’industria deve attenersi per poter operare.
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L’indagine ha delineato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione.