Dopo la nomina di Pietro Rao a sindaco di Partinico, arrivano le parole del suo primo sfidante Toti Longo che ricoprirà il ruolo di consigliere in quota Fratelli d’Italia tra gli scranni dell’opposizione.
In una nota Longo parla di opposizione responsabile, seria e costruttiva e della volontà di vagliare attentamente e senza pregiudiziali quanto sarà sottoposto al consiglio comunale ed auspica un celere riscontro nelle azioni di programma del neoeletto sindaco Rao.
La nota di Toti Longo
«Dopo un lungo commissariamento, la nostra municipalità ritorna ad essere guidata da organi democraticamente eletti. Partinico ha scelto un progetto, un sindaco, una compagine, nei confronti della quale rinnoviamo i nostri auguri di buon lavoro.
Alla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Toti Longo, le urne hanno affidato il ruolo di opposizione che i consiglieri eletti all’interno delle liste di Fratelli D’Italia, Liberi Determinati Chiari, Sud chiama Nord eserciteranno nell’esclusivo interesse della città tutta vigilando affinché le promesse fatte vengano mantenute.
La nostra, pertanto, sarà una opposizione responsabile, seria, costruttiva. Una opposizione che valuterà con attenzione e senza pregiudizio alcuno gli atti che, di volta in volta, verranno sottoposti al consiglio comunale. La nostra partecipazione sarà propositiva e attiva: le posizioni espresse saranno frutto del grado e della capacità che il capo dell’esecutivo avrà di coinvolgere e rendere partecipe le opposizioni, di riconoscere la pari dignità politica, di non calpestare le prerogative del consiglio comunale, di condivisione nelle scelte amministrative.
Auspichiamo che quanto esposto trovi tempestivo riscontro fin dall’insediamento e sugli atti immediatamente consequenziali e successivi e non ci si lasci trasportare nella più classica delle lottizzazioni che rappresenterebbe un esordio non certo promettente per la costruzione di una “nuova Partinico” che dovrebbe necessariamente passare attraverso una nuova formula e modello politico.
Ci auguriamo infine si possano creare le condizioni per una proficua collaborazione fra tutte le forze di opposizioni presenti non solo in consiglio comunale.»