Una giornata di altissime temperature ha portato a una serie di incendi a Palermo e nelle zone circostanti, mettendo a dura prova i soccorritori e causando danni significativi all’ambiente naturale. Uno degli episodi più gravi ha coinvolto un agricoltore sessantenne di Piana degli Albanesi, denunciato successivamente dai carabinieri forestali per aver appiccato il fuoco a un cumulo di sfalci di potatura.
Inizialmente di modeste dimensioni, l’incendio si è rapidamente propagato nella riserva naturale Serra della Pizzuta, a causa delle temperature eccezionalmente alte registrate nella giornata.
Sono stati i forestali del corpo regionale, impegnati nella zona, a identificare l’autore dell’incendio: B.A., proprietario di parte dell’area boscata interessata dal rogo. L’uomo aveva inizialmente acceso le fiamme nel cumulo di sfalci, non prevedendo la velocità con cui queste si sarebbero propagate a causa del clima favorevole al fuoco.
L’incendio ha richiesto l’intervento immediato e coordinato di diverse squadre dei vigili del fuoco e dei forestali. Solo grazie alla loro tempestiva azione è stato possibile circoscrivere l’area delle fiamme, evitando danni maggiori all’ambiente naturale protetto.
In questa giornata caratterizzata dall’allerta rossa a Palermo e provincia, diversi altri incendi sono divampati in varie zone della città e delle aree limitrofe. Un primo rogo è scoppiato nello spartitraffico di viale Regione Siciliana, all’altezza del Motel Agip. Un altro incendio è stato segnalato nella zona di via Ernesto Basile, dove sono intervenute squadre dei vigili del fuoco per domare le fiamme.
Nella località di Caccamo, lungo la statale che collega Termini al comune, sono stati necessari interventi di Canadair, elicotteri, pompieri e forestali per contenere le fiamme. Ulteriori incendi sono stati segnalati ad Altofonte e a Misilmeri, in contrada Piano Stoppa.
Le autorità sottolineano che durante i periodi di alto rischio, come quello attuale caratterizzato da condizioni meteorologiche estreme, è proibito bruciare sterpaglie e residui agricoli. Le denunce per incendi colposi verranno fatte per chiunque violi queste restrizioni, al fine di evitare l’innescarsi di pericolosi roghi che minacciano l’ambiente e la sicurezza delle comunità locali.