“Dall’alleanza supplicata a Forza Italia a quella verificata con Forza Nuova. Quale strategia politica porta la federazione provinciale di Palermo del Pd a decidere di formare a Terrasini una coalizione con Forza Nuova?”. Lo scrive in un post su Facebook Gioacchino Lo Giudice, componente dell’assemblea provinciale del partito e dimissionario dalla segreteria provinciale guidata da Rosario Filoramo, contestando quella che definisce assurda linea politica del segretario. “Filoramo è a conoscenza del fatto che il candidato Giuseppe Caponetti, storico esponente del centrodestra provinciale, fa aprire la sua campagna elettorale a Romina Finazzo, nota esponente provinciale di Forza Nuova? Fino a dove deve arrivare questa vergogna?”. Già nei giorni scorsi era intervenuto il responsabile regionale degli enti locali del Pd, Marco Guerriero, che aveva manifestato il dissenso nei confronti della segreteria locale del Pd che aveva annunciato di non voler appoggiare il sindaco uscente Giosuè Maniaci. Al contrario Guerriero aveva giurato fedeltà a Maniaci evidenziando come nella sua squadra di assessori ci fosse un appartenente al Pd. Critica contro la federazione provinciale di Palermo anche un’altra componente dell’assemblea provinciale del partito, Roberta Oliva: “Oggi con serietà e tristezza mi domando dove sono finiti tutti quei rappresentanti e organi di garanzia che a seconda delle simpatie fanno la voce grossa. Credo da anni che all’interno di questo partito ognuno faccia ciò che vuole e che i miei cari compagni decidano di intervenire motivati solo da tornaconti personali. Detto ciò, sicuramente vedremo Forza Nuova e CasaPound alla Festa dell’Unità, tanto il segretario non dice niente”.
Intanto la segreteria cittadina del Pd si affida ad una nota di replica:
“Il Partito democratico di Terrasini si dissocia insieme al candidato sindaco Caponetti dalla presenza dell’esponente di Forza Nuova presente sul palco, che, anche se solo per fare la speaker e senza alcun ruolo politico reale non è certamente una compagnia di viaggio a noi gradita. Diversamente la compagine avversa annovera ufficialmente il noto partito progressista “Fratelli d’Italia” che forse sfugge ad alcuni amici pseudo democratici. Come sfugge anche che forse, da oggi è per il futuro, a Terrasini c’è un Pd rinnovato che agisce diversamente rispetto a quel pensiero unico che si sta tentando di imporre con metodi tipici del su citato partito “fratelli d’Italia “. Nessuno pensi di intimorirci con gogne improvvisate. Noi continuiamo occupandoci dei problemi di paese”.
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