Sono emerse nuove informazioni riguardo alla morte del maresciallo Antonino Lombardo, avvenuta il 4 marzo 1995, archiviata come suicidio. Una versione a cui la famiglia non ha mai creduto, impegnandosi fin da subito in una continua lotta per la ricerca della verità. Proprio i famigliari, oggi, annunciano che ci potrebbero essere nuove piste da seguire o nuovi indizi che potrebbero addirittura far riaprire il caso.
In occasione del 28° anniversario della morte del maresciallo, la famiglia ha invitato alla partecipazione alla Santa Messa in suo ricordo, officiata da padre Renzo Cannella, che si terrà sabato 4 marzo alle 10:30 nel Duomo Maria SS delle Grazie a Terrasini. Al termine della cerimonia religiosa, la saranno illustrate le recenti novità relative alla morte del maresciallo Lombardo e le azioni intraprese per scoprire la verità.
Antonino Lombardo, ex comandante dei carabinieri di Terrasini, fu trovato morto dentro la sua macchina parcheggiata nella caserma che ospita il comando regionale dei carabinieri. Secondo le indagini, il sottufficiale si sarebbe suicidato con la pistola d’ordinanza, lasciando una lettera in cui spiegava le ragioni del suo gesto. Tuttavia, i figli del maresciallo hanno avanzato dubbi sulla gestione dell’indagine e sulle responsabilità nella morte del loro padre, che hanno reso pubblici in una puntata di “Non è L’Arena” di Massimo Giletti, una trasmissione che continua a lanciare dubbi sugli inquirenti e sulle procure.