Le avevamo definite come una sorta di primarie verso le amministrative trappetesi della prossima primavera. Un sondaggio blando e certamente poco indicativo su quelle che sono le reali forze in campo che via via vanno coagulandosi attorno ad un gruppo forte che dovrebbe andare allo scontro frontale con l’uscente Santo Cosentino.
Largo ai numeri, dunque, e su questi non possiamo non notare tre aspetti interessanti. Il primo è quello di un Cosentino assai ringalluzzito dalla scelta di legarsi alle realtà politiche regionali ottenendo diversi risultati, in seconda istanza colpisce l’appiglio di Salvatore Cutrò, vale a dire la capacità dell’ex sindaco e sfidante uscente di Cosentino di coinvolgere attorno a lui parte dell’elettorato anticosentiniano. Cutrò dunque si dimostra ancora forte e, stando alle preferenze dei nostri lettori, potrebbe essere avversario temuto dall’attuale maggioranza; qualora il consigliere di “Giorno dopo Giorno per Trappeto” riesca a cucire gli accordi giusti l’esito delle prossime comunali non sarebbe poi così scontato.
L’outsider di giornata, se così lo vogliamo chiamare, è senza dubbio Maurizio Alfano che raggiunge il 18% tra i voti del sondaggio, un dato che fa capire come il consigliere abbia lavorato più di cesello che non di sciabola in questi 5 anni passati tra gli scranni dell’opposizione trappetese, numeri di tutto rispetto che – in un certo senso – fanno prendere quota all’avvocato di origini bagheresi.
Da tutti dato come il successore di Cosentino qualora quest’ultimo dedica di non ripresentarsi alle prossime elezioni, l’attuale Presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando ottiene il 16% delle preferenze, un dato poco indicativo data l’esperienza politica di Orlando il quale, da buon falco, potrebbe rispondere “presente” nel sostituire il sindaco uscente nella prossima campagna elettorale. Più suggestione che realtà, Orlando – da sempre tra i primi sostenitori dell’attuale primo cittadino – potrebbe rientrare in un Cosentino bis indossando la veste di vicesindaco o di assessore.
Ultimo per distacco Salvatore Randazzo che si ferma al solo 5% delle preferenze. L’ex “vitaliano di ferro” non fa presa sui lettori e dunque poco o niente riesce a cavare dal buco ma anche lui è al lavoro con il suo gruppo al fine di trovare l’alleanza giusta che al momento appare lenta e travagliata, la sua presenza tra i santini elettorali del 2022 non è data per scontata, ma un uomo da 190 voti, come più volte ha ribadito lo stesso Randazzo in diversi consigli comunali, crediamo abbia qualche asso nella manica per – se non altro – partecipare con la consapevolezza di incidere.