Sforzandoci di associare alla retorica dell’annuncio una raffigurazione pittorica, non puo’ che saltarci in mente la Grande Onda di Kanagawa, dipinto della prima metà dell”800 che raffigura una grande onda che si solleva dal mare tempestoso a sinistra e che incombe su alcune imbarcazioni che si trovano sotto di essa.
Il passaggio da un maestro all’altro – in questo caso da Kanagawa a Munch – è obbligato se, come nel nostro caso, si pensa che siano solo voci, un urlo ancora privo di contenuto poichè gettato nel grande mare magnum di Facebook. Ma scendiamo nel dettaglio ed abbandoniamo le digressioni pittoriche per concentrarci sulla ben più astratta realtà politica trappetese.
A far notizia sono le parole di un ex assessore della giunta di Pino Vitale, niente meno che Salvo Ferrara, che – sempre al fianco dell’uscente Vitale – ci riprovò alle ultime comunali senza ottenere molto successo. L’ex amministratore, da sempre vicino ad ambienti di Destra e ultimamente molto vicino alla locale sezione di Forza Nuova a Trappeto lancia una bomba annunciando la nascita di una terza lista che di fatto potrebbe scompaginare la corsa a due tra Santo Cosentino ed il candidato dell’altra fazione su cui ancora vige il più stretto riserbo oltre che la più totale confusione.
«A Trappeto nasce una terza lista scomoda ai vecchi volponi, un po’ come un maremoto», questo l’affondo che Ferrara lancia sui social e su cui gravano molteplici scetticismi, per alcuni – infatti – l’annuncio di una terza lista altro non è che un tentativo di Ferrara di farsi notare dalle due forze un campo, una sorta di monito condotto da ciò che resta degli ambienti forzanovisti locali che in più di un’occasione hanno manifestato l’intenzione di esserci alle prossime elezioni, sia pure senza il logo del partito.
Ma se da un lato si parla di un bluff, dall’altro non è del tutto priva di fondamento l’ipotesi di un terzo schieramento velatamente marchiato Forza Nuova e che potrebbe avere proprio in Ferrara il capofila. La storia politica dell’ex consigliere in tal senso parla chiaro: un po’ sulla falsa riga di Archimede che anelando una leva affermava di poter sollevare il mondo, possiamo dire che se date una base d’appoggio a Ferrara lui, con buona probabilità, si candiderà!
Così fu nel 2007, annata storica per le elezioni comunali di Trappeto, periodo in cui la cittadina marinara fu avvolta da una ventata di democrazia che nemmeno l’operazione Iraq Freedom con la bellezza di 5 candidati alla rappresentanza del paese. In quel tempo Ferrara partecipò come candidato a sindaco a capo di una lista di giovanissimi che però non raccolse molto successo ma che proiettò Ferrara- e siamo già nel 2012 – alla corte di Pino Vitale con tanto di elezione in Consiglio Comunale. Anni ruggenti, culminati con l’assessorato al Bilancio del 2016 conferitogli sempre da Vitale in un rimpasto che portò l’allora delfino del sindaco Salvo Randazzo al ruolo di vicesindaco, dando così vita ad un rafforzamento della nuova maggioranza del sindaco, maggioranza che avrebbe portato, grazie anche al voto di Ferrara, alla sfiducia del presidente del Consiglio Dino Caruso.
Il mercato a Trappeto pare essere ormai aperto e tra mosse pubbliche ed incontri para-massonici in questo o quell’altro casolare è chiaro a tutti che la tirannide del tempo non concede sconti a chicchessia, dunque urge muoversi, tastarsi il polso vicendevolmente, fiutarsi con attenzione dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Di fondo, tuttavia, c’è la grande paura dei gruppi cosiddetti forti – tanto forti quanto, al momento, confusi – di una terza candidatura buona solo a scompaginare piani e strategie che dovranno tener conto del seguito che volente o nolente i forzanovisti hanno ottenuto in 3 anni di intense attività territoriali.
L’alternativa a Cosentino riuscirà a ricucire quello che appare come uno strappo deciso, oppure lascerà Ferrara alla sua campagna elettorale nella speranza di uno scarso seguito di elettori? Senza la concretezza di una squadra pronta a supportarlo, l’onda grande che Ferrara potrebbe (o vorrebbe?) surfare appare al momento come la mera oscillazione di un “vacili”.