«Giorni lunghi tra ieri e domani, giorni strani, giorni a chiedersi tutto cos’era, vedersi ogni sera…». Rubiamo le parole niente meno che alla poetica di Francesco Guccini – e già qui qualcuno storcerà il naso denunciando il grande Tarlo Rosso al soldo dell’ancora più grande partito Comunista – per raccontare di come la compagine forzanovista di Trappeto abbia deciso seppur non ancora ufficialmente di rompere gli indugi e di provaci, sia pure indossando i panni di una lista civica.
Senza perdersi in ruggini e rancori, l’esperimento forzanovista puo’ essere letto come l’intento del rappresentante locale Maurizio Tinaglia di aprire il Comune di Trappeto come una scatoletta di tonno, un po’ sulla falsa riga dei pentastellati più arditi della prima ora, un’unione di vari soggetti più o meno vicini alla locale sezione di FN mossi dal comun denominatore di accorpare voti di militanza a voti di protesta, spaccando di fatto l’elettorato antagonista all’attuale sindaco.
Ma pensare FN si stia immolando in favore di Cosentino è sbagliato, tutt’altro. Il movimento a cui ha fatto accenno l’ex assessore Salvatore Ferrara fa sapere trasversalmente che non è disposto a minestroni di nessun genere, dunque niente toc toc alla porta del sindaco, così come alla porta degli sfidanti. La terza lista sarebbe pronta a correre in solitaria e con una strategia delineata tanto da essere impegnata in queste ore in incontri di preparazione, mettendo in evidenza per difetto le difficoltà di quella che sulla carta dovrebbe essere la lista più quotata nella corsa alla nuova maggioranza cittadina.
Forzanovisti e simpatizzanti, uniti contro quelli che Ferrara ha definito “vecchi volponi”, una mossa populista e antisistema che tuttavia non potrà contare sul supporto esterno avuto da Salvatore Cutrò nel 2017. Gli attivisti del terzo polo trappetese non stanno perdendo tempo e parrebbero essere strutturati e pronti a tutto pur di dire la propria nella tornata elettorale primaverile, intanto gli altri sfidanti di Cosentino, parliamo di quelli numericamente più attrezzati, continuano gli incontri propiziatori con esponenti della minoranza nella speranza di far quadrare il cerchio e provando ad amministrare un vantaggio temporale sulla lista para-forzanovista che si va sempre più assottigliando.
I militanti locali di FN, nel bene o nel male, hanno dimostrato di saper andare fino in fondo, dunque nessuno si stupirebbe di vederli al palo pienamente convinti di poter dire la propria in uno scenario dove Cosentino gongola dinanzi alla dislessia politica di chi per anni ha affilato il coltelli senza rendersi conto di aver consumato il metallo fino all’impugnatura.
Forza Nuova, dunque, cambia pelle, dal nero passa ad ben più elegante grigio fumè e si appresta a diventare la terza lista alla corsa per il Palazzo del Municipio. Resta di stucco, è un barbatrucco!