Salvo Ferrara la politica la conosce bene e, forte dei suoi anni di navigazione tra le fila di maggioranze e opposizioni di varia natura, sta tessendo la sua rete in silenzio e con notevole perseveranza nel tentativo – ormai diventato realtà, dicono i ben informati – di lanciare la sua candidatura a sindaco e dunque la terza lista trappetese alle imminenti elezioni di primavera.
Più che una terza lista civica, la novità sarebbe quella di vedere in lizza un partito politico vero e proprio: Ferrara potrebbe essere ufficialmente candidato di Italiexit, realtà antieuropeista fondata dal Senatore Gianluigi Paragone. Donne e uomini ci sarebbero e si parla di programma elettorale senza pretese di conquista, ma con l’idea di raggiungere una rappresentanza in Consiglio Comunale, rappresentanza che nella migliore delle ipotesi diventerebbe corposa in caso di forfait del gruppo che vede uniti i ben più quotati avversari dell’uscente Santo Cosentino capitanati da due nomi noti ai trappetesi: Nuccio Amato e Dino Caruso.
Un Ferrara pronto a scendere nell’arena politica nella veste di outsider come già avvenuto nel 2007, anno in cui Trappeto registrò la bellezza di cinque liste schierate a contendersi l’ambita vittoria finale che andò all’avvocato Giuseppe Muscolino. Sebbene siano passati 15 anni dalla sua prima volta, Salvo Ferrara non teme il confronto e presto dovrebbe ufficializzare la candidatura, annuncio che – si dice – tarda ad arrivare a seguito di una marcatura “a uomo” di Italexit nei confronti della seconda lista trappetese che stenta a trovare la quadratura del cerchio.
Nulla di fatto con il circolo locale di FN e ciò significa spaccatura tra le due realtà di ispirazione sovranista entro le mura comunali, incerto in tal senso il futuro dei militanti del partito di Fiore: riusciranno a presentare una rosa di candidati al Consiglio o staranno alla finestra? Le punzecchiature di FN a Ferrara non sono mancate in questi giorni e questo lascia intendere come, malgrado ci fossero intenti comuni fino a poche settimane addietro, non si sia arrivati ad un accordo.
Abile oratore e attento analista delle dinamiche politiche trappetesi, Ferrara è uno che in assenza di una comoda dimora preferisce metterci la faccia giocandosi le sue fiches, tuttavia solo l’inizio della campagna elettorale darà la nuova cifra del candidato e del suo programma: sarà portata in scena la matrice sovranista e antieuropea del movimento di Paragone o ci si focalizzerà su contenuti strettamente pertinenti al comprensorio?