Una morte atroce ed assurda, quella Matteo Battaglia, giovane di 22 anni precipitato per tre metri nel vuoto mentre accompagnava la sua fidanzata a visionare un immobile per un’attività che la ragazza voleva avviare. L’incidente ha causato un violentissimo trauma cranico al giovane, che è stato immediatamente soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale.
Nonostante i tentativi disperati dei medici, Matteo ha combattuto per due giorni tra la vita e la morte prima di arrendersi definitivamente al suo tragico destino.
La notizia della scomparsa di Matteo ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Comiso, che lo conosceva e amava profondamente. Diplomato al Liceo Classico Carducci, lavorava come impiegato in un negozio di moto, una passione che condivideva con il calcio. Il Milan era la squadra del suo cuore. Assieme alla fidanzata, stava progettando di costruire una famiglia e un futuro luminoso.
Le parole di sgomento e dolore risuonano sui social media, con gli amici che esprimono incredulità e rabbia per l’ingiustizia di una morte così prematura. “Non ci sono parole, non si può accettare una cosa simile”, scrive un’amica sotto shock.
E ancora: “La vita è ingiusta, non si può andare via a 22 anni”. Le parole sono cariche di dolore e rabbia, testimoniando la profonda tristezza per la perdita di un giovane così promettente. Ora, rimangono solo il dolore dei familiari, degli amici e di una ragazza che vede infranto il sogno di una vita insieme. Addio, Matteo. Il tuo sorriso rimarrà per sempre nei cuori di chi ti ha amato.