Il mal di testa e il senso di stanchezza. Poi ha deciso di riposare un po’ e si è addormentata. Katia però da qual sonno non si è più risvegliata. È ancora sotto choc lo Sperone per la tragedia, giunta come un fulmine a ciel sereno, che vede l’improvvisa scomparsa di Katia Spataro. Solo 15 anni. Come possono i genitori accettare una simile perdita? Un lutto così grande? Il quartiere palermitano si è riunito nel dolore alla tragica notizia. Nel rione anche diversi momenti di preghiera.
Dopo pranzo ha detto di avere mal di testa e di non sentirsi bene, per questo è andata a dormire. Ma K.S. non si è svegliata più. Toccherà all’autopsia spiegare cosa abbia ucciso la ragazzina di quindici anni. E’ morta nel letto della sua cameretta domenica pomeriggio. Secondo il racconto, ai genitori avrebbe detto di aver bisogno di riposare e si sarebbe distesa sul letto. Qualche ora dopo, quando il fratello ha cercato di svegliarla si è accorto che non respirava più.
Secondo le prime indiscrezioni, la morte sarebbe stata causata da un arresto cardiocircolatorio. Ma saranno gli esami a spiegare cosa lo abbia provocato. “Siamo di fronte a una tragedia, l’unica cosa che si può dire è che questo è un momento di dolore che merita rispetto e silenzio”. Queste le parole di don Ugo di Marzo, parroco del quartiere palermitano.
Subito dopo la tragedia sarebbe iniziata a girare la voce di una possibile correlazione col vaccino. Una notizia infondata. “L’aveva fatto da oltre 5 mesi”, ha specificato il sacerdote. Sarà comunque l’esito dell’autopsia a dire perché Katia è morta. Giovedì allo Sperone ci sarà un momento di preghiera per dare forza alla famiglia, compita da un così grave lutto.
Dolore anche tra i compagni di scuola della giovane. “La dirigente scolastica, il corpo docente – ed in particolare i docenti del corso D – e l’intera comunità scolastica, con sgomento e profonda tristezza, si stringono all’immenso dolore della famiglia Spataro per la prematura scomparsa di Katia. Siamo affettuosamente vicini alla famiglia in questa tragica circostanza”.