Abbiamo denunciato il degrado dello Scaro di Trappeto attraverso una lunga e dettagliata diretta in cui si evidenziava non solo i gravi deficit igienico-sanitari del luogo ma anche lo stallo abusivo di imbarcazioni che in buona parte restano a marcire dinanzi al mare di Trappeto trasformando uno dei suoi scorci più caratteristici in una sorta di cimitero di imbarcazioni in perfetto stile sud-est asiatico.
Sull’argomento abbiamo chiesto delucidazioni al primo cittadino Santo Cosentino con cui abbiamo parlato della possibilità di video-sorvegliare l’area e degli interventi di bonifica previsti dal Comune, oltremodo abbiamo affrontato il problema dello stallo selvaggio di barche e gommoni che durante tutto il periodo dell’anno affollano la piattaforma di ingresso dei natanti in mare.
Cosentino ci spiega che la Capitaneria è già stata allertata e che presto si attende una perizia in loco nella speranza di porre fine alle cattive abitudini di chi considera lo Scaro come una terra di nessuno o – peggio ancora come un’estensione della propria abitazione: «Già nei giorni scorsi – afferma il sindaco – ho inviato una dettagliata documentazione fotografica alla Capitaneria di porto a cui ho integrato la preziosa diretta condotta da “Il Tarlo”, attediamo a breve un giro di vite importante, soprattutto per quanto riguarda la rimozione delle imbarcazioni gravemente danneggiate di cui si cercherà di risalire ai proprietari».
Il sindaco trappetese, dunque, sembra essere pronto ad assaltare gli incivili e parla insieme a noi della possibilità di video-sorvegliare l’area per risalire immediatamente a chi abbandona rifiuti in riva al mare di Trappeto: «É senza dubbio una delle ipotesi che abbiamo al vaglio anche se dispiace dover trasformare il paese in una Grande Fratello a cielo aperto, tuttavia – continua Cosentino – ci rendiamo conto che non possiamo dare a vedere ai cittadini ed ai turisti lo scempio ampiamente documentato nel vostro servizio. Sul luogo la competenza è della Capitaneria, noi come amministrazione non ci tireremo indietro se sarà necessario l’utilizzo delle telecamere per fermare questo spiacevole andazzo che va avanti da tempo e che non puo’ più essere tollerato».
Si prospetta dunque una nuova vita per uno dei luoghi più belli del borgo marinaro, nella speranza di non vedere più rifiuti ed attività di rimessaggio improvvisate prive di autorizzazione, alcuni dei residenti del centro storico chiedono più controlli da parte dei vigili urbani, mentre gli ambientalisti trappetesi organizzano giornate ecologiche per bonificare tutta l’area dai rifiuti. Attività, quelle di bonifica, che seguiranno allo sgombero dell’area dello Scaro.